Mario Giacone

Mario Giacone, spirito d’iniziativa e know-how: il binomio vincente per il team Credit Assessment

Credit Assessment Team Manager - Italia

Di cosa ti occupi ?

Sono Responsabile del Team Credit Assessment con sede a Roma. Il nostro compito è quello di valutare i debitori dei nostri assicurati e di attribuire loro, periodicamente, un rating al fine di permettere ai colleghi di Credit Underwriting di assumere rischi per la compagnia in maniera adeguata a fronte delle richieste di copertura dei nostri assicurati.

La forza del Team è rappresentata dal grande know-how dei territori in cui siamo presenti e delle imprese che vi operano: ciò è fondamentale per svolgere al meglio il nostro compito!

Nel corso del tempo abbiamo infatti incontrato e conosciuto a fondo numerosi imprenditori e manager delle aziende che valutiamo (oggi ne abbiamo sotto “monitoraggio diretto” più di 1.100), e questo ci ha regalato un significativo arricchimento professionale ed umano, ormai parte del nostro “patrimonio” al servizio della Compagnia.

Che cosa vuol dire “resilienza” nel tuo lavoro?

Durante la mia attività lavorativa, e sono ormai 30 anni, ho assistito e, seppur in ruoli diversi, dovuto affrontare diverse crisi del sistema economico, nazionale ed internazionale. La pandemia sicuramente ha rappresentato un evento assolutamente eccezionale.

Il dover lasciare l’ufficio e lavorare da casa non potendo condividere immediatamente con i colleghi il “quotidiano” della nostra attività e, soprattutto, non potendo svolgere le nostre consuete visite presso le aziende da valutare ci ha creato un iniziale disagio. A questo punto le difficoltà oggettive sono però divenute drivers di un cambiamento che ci ha portato ad imparare ad utilizzare tutta una serie di strumenti digitali che si sono rivelati assolutamente preziosi per affrontare questo periodo così difficile, e che ancora utilizziamo oggi.

“Resilienza” ha significato poi rafforzare ancor di più lo spirito di squadra: tutti ci siamo sempre resi disponibili per aiutare un collega a superare eventuali difficoltà che si stavano presentando nel suo quotidiano lavorativo.

Ultimamente sei stato definito un esempio di resilienza e spirito di iniziativa a livello aziendale: puoi raccontarci il perché?

Ebbene sì, è stata premiata la mia “Entrepreneurship” in relazione ad una segnalazione commerciale che ha portato alla firma di un contratto da parte di un importante cliente nel ramo Bonding.. Il risultato è stato frutto del lavoro di anni, in cui intraprendenza e costanza combinate, alla fine, sono state mixate con un grande gioco di squadra!

Spirito di iniziativa come DNA aziendale: cosa ne pensi?

Si tratta di un vero e proprio “virus”, questa volta assolutamente positivo!, che si sta diffondendo sempre di più sia nei colleghi più giovani che in quelli con più esperienza.

In questi anni ho dovuto lavorare spesso fuori sede, è stato quindi necessario delegare ad altri membri del team lo sviluppo di alcune attività e relazioni esterne: questo ha fatto sì che progressivamente ciascuno abbia assunto sempre più sicurezza e spirito di iniziativa, con risultati tangibili.

Giulia Rosi

Giulia Rosi: la resilienza come capacità di reinventarsi e mantenere sempre alto l’entusiasmo

Head of Brand & Content -MMEA Region

Di cosa ti occupi?

Il mio team si chiama “Brand & Content”…che vuol dire?

Nella pratica ci occupiamo della progettazione, creazione e distribuzione di contenuti che possano creare valore per i nostri potenziali clienti, coordinando questa attività nei 5 paesi della Regione Mediterranea (Italia, Grecia, Turchia, Marocco ed Emirati Arabi).

In sintesi, le informazioni, la cultura aziendale ed il know-how tecnico (punti cardine della nostra leadership sul mercato!) vengono trasformati in materiale di comunicazione facilmente fruibile, adattati in diversi formati multimediali e diffusi sui canali digitali, contribuendo a rafforzare il nostro brand, generando opportunità di contatto con le aziende…e risultati di business misurabili!

Che cosa vuol dire “resilienza” nel tuo lavoro?

La resilienza indica la capacità di “assorbire gli urti”, affrontare e superare eventi traumatici o periodi di difficoltà adattandosi in maniera positiva. Sicuramente gli ultimi anni hanno messo a dura prova questa caratteristica in tutti noi, facendo sorgere in noi una serie di interrogativi e dubbi riguardo il nostro lavoro.

Nel nostro caso, dato che per lavoro produciamo contenuti di comunicazione, l’interrogativo è stato: cosa comunicare?

In un contesto completamente nuovo ed inaspettato ci siamo seriamente messi in discussione, ed il risultato di questo brainstorming con i vari team locali è stato: continuiamo a produrre contenuti ma adattandoci a qualsiasi momento storico.

Abbiamo quindi capito che il piano editoriale deve essere più flessibile e che dobbiamo essere pronti ad adattare argomenti e tono di voce, focalizzandoci su quello di cui le aziende hanno maggiormente bisogno in ciascun periodo: informazioni utili sulle conseguenze economiche dei diversi fenomeni che impattano sul commercio globale, previsioni, guide pratiche su come gestire la propria impresa, ma anche una rassicurazione sulla solidità, sulla vicinanza e sul supporto che siamo in grado di continuare a fornire al tessuto imprenditoriale di ciascun Paese, nonostante tutto.

Quindi, se dovessi dire cosa vuol dire “resilienza” nel mio lavoro, direi: capacità di mettersi in discussione.

Ultimamente sei stata definita un esempio di resilienza e spirito di iniziativa a livello aziendale: puoi raccontarci il perché?

Mi fa molto piacere essere stata definita addirittura un esempio! Il feedback positivo che ho ricevuto riguarda proprio la capacità di adattarmi ai cambiamenti che il mio lavoro ha subito nel corso degli ultimi anni.

Innanzitutto essersi trovati a gestire l’attività in un contesto completamente diverso da quello abituale, inizialmente in modalità 100% da remoto ed oggi con un modello ibrido. Penso che a fare la differenza sia stata la reazione: non un immobilismo ma una forte voglia di comprendere e “governare” il momento, avviando anzi anche nuovi progetti.

Sono molto grata di questo riconoscimento. Se dovessi premiarmi da sola, comunque, lo farei più che altro per essere sopravvissuta ai mesi di lavoro in casa con un bambino piccolo!

Spirito di iniziativa come DNA aziendale: cosa ne pensi?

Inserire lo spirito di iniziativa all’interno delle caratteristiche fondamentali per far parte di questa organizzazione: la trovo un’idea fantastica!

L’intraprendenza è fondamentale, per tutti, a partire dai primi giorni di lavoro e per tutta la durata del proprio percorso (il banale “non portarmi problemi, ma soluzioni” è sempre da tenere a mente!).

Non eseguire, non lavorare solo per soddisfare un capo, ma creare ogni giorno il proprio lavoro. Trattare l’azienda come fosse la propria. Reinventare processi, proporre idee...a costo di sbagliare.

È difficile riuscire a mantenere questo spirito vivo ogni giorno, ma sicuramente è una promessa con me stessa che cerco in tutti i modi di rispettare.

Alessandro Santodonato

Alessandro Santodonato: l’importanza delle persone nel raggiungimento degli obiettivi aziendali

Head of Claims Italia

Alessandro, dicci qualcosa di te

Sono nato e cresciuto a Roma, ma una parte della mia famiglia è originaria dell’ Inghilterra.
Forse è proprio grazie alle mie origini che mi sono sentito subito a mio agio in una realtà internazionale. Al lavoro mi piace coltivare rapporti umani, cordiali ed informali. Do il meglio di me nel lavoro di squadra, che secondo me è la chiave del successo. Nel tempo libero però amo anche ritagliarmi un po' di spazio per stare da solo, scorrazzando con la mia moto o facendo jogging.

Raccontaci qualcosa del tuo lavoro e del tuo team.

Dopo un percorso che mi ha portato ad occuparmi anche di Collection e di Progetti, sono tornato da qualche anno in Claims, diventando il responsabile di funzione dal 2019.
Con i miei collaboratori ci impegniamo quotidianamente affinché il cosiddetto “momento della verità” di qualsiasi rapporto assicurativo  sia per il cliente un’esperienza eclatante. La puntualità e precisione nel pagamento degli indennizzi, infatti, così come la capacità di rispondere in modo chiaro e tempestivo ad ogni loro esigenza, sono basilari

Per questo mettiamo in campo sistematicamente le nostre migliori risorse per lo sviluppo di progetti innovativi che siano in grado di anticipare le aspettative della clientela.

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro?

L’aspetto più gratificante del mio lavoro è rappresentare e gestire un team composto da persone di grande competenza e professionalità. Si tratta di una grande responsabilità verso me stesso e verso l’azienda, che cerco di assumere al meglio grazie alla solida esperienza.

Cosa significa secondo te essere people centric?

In una organizzazione ampia e distribuita sul territorio come la nostra, la people centricity è altrettanto importante quanto la customer centricity. Nessun obiettivo potrebbe essere raggiunto se non ci fossero donne e uomini fortemente motivati ad andare quotidianamente oltre i confini delle proprie competenze,  pronte ad assumersi sempre nuove responsabilità e a muoversi come una entità unica.

Federica Simotti

Federica Simotti : essere in prima linea dando sempre il massimo

Portfolio Manager Italia

Federica, dicci qualcosa di te

“Tutto col gioco ma niente per gioco” Sir Robert Baden-Powell, fondatore dello scautismo.
Ebbene sì, sono una ex-scout o meglio, come si dice tra gli addetti ai lavori, “Scout una Volta, Scout per Sempre!”. Sono la orgogliosissima mamma di Anita e Alessandro. Mi piace leggere, soprattutto gialli; mi piace viaggiare ma anche tornare a casa dopo un bel viaggio.

Raccontaci qualcosa del tuo lavoro e del tuo team.

La gestione attenta delle esigenze del cliente, studiando la soluzione più adatta al caso, la solerzia nell’affrontare qualsiasi richiesta, la proattività nell’anticipare la richiesta e rispondere all’esigenza. Questo in breve il “cuore” del mio lavoro.
Ritengo di far parte di una squadra molto affiatata, collaborativa e composta da persone di alto profilo professionale  e lucidità, anche nelle situazioni più estreme come, ad esempio,  l’affrontare il rinnovo contrattuale di un importante cliente.

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro?

Le richieste dei nostri clienti, sempre diverse e variegate.
Anche nell’interazione con gli intermediari nulla è ripetitivo: spesso una stessa richiesta deve essere gestita in modo differente dalla precedente.
Abbiamo un budget da rispettare, abbiamo le richieste provenienti dall’Head Quarter, abbiamo gli assicurati a cui dedicarci ogni giorno, insomma non si può assolutamente “abbassare la guardia”!

Cosa significa secondo te people centric?

Negli ultimi anni si è lavorato molto per garantire una gestione incentrata sulle persone e sull’equilibrio dei diversi aspetti della loro vita.  La possibilità di fare un’esperienza più o meno breve in un’area diversa dalla propria, lo, corsi e focus per migliorare le nostre conoscenze ma anche  le iniziative di benessere!

Patrizia di Giulio

Patrizia Di Giulio: essere protagonisti del lavoro per generare eccellenza

Head of Credit UnderwritingItalia

Patrizia, parlaci di te.

Sono sposata ed ho due splendide figlie. Vivo le mie giornate con grande impegno e dedizione, sia nel lavoro che nella vita. Mi definisco un’entusiasta: un sorriso ed un pizzico di ironia non mancano mai nelle mie giornate!

Raccontaci qualcosa del tuo lavoro e del tuo team.

Lavoro nell’area Credit Intelligence. Il mio teamgestisce e monitora oltre il 25% dell’esposizione esistente dei settori Alimentare, Retail, Carta, Mobile, Tessile e Pelle. Oltre a curare la relazione e cercare di dare il meglio ai clienti, partecipiamo attivamente al monitoraggio dei settori trattati.  
I membri del team sono tutti molto esperti e professionali, con grandi responsabilità, cresciute ulteriormente negli ultimi 3 anni avendo investito in modo significativo nell’attività di fronting verso il cliente.  La revisione dei processi e la collaborazione sono stati cruciali per riuscire a gestire tante nuove attività, favorire il cambiamento, e anche mantenere alto l’entusiasmo e la motivazione.

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro?

Il mio lavoro è molto stimolante e mai ripetitivo: il raggiungimento di un obiettivo è il punto di partenza per il successivo. C’è un rapporto sincero e diretto con il Top Management.
Inoltre, il cambiamento è inteso oggi come un’opportunità e le persone hanno un ruolo chiave nella strategia anche grazie alla relazione diretta con gli assicurati, che ci ha permesso di incrementare la nostra expertise, a garanzia dei risultati aziendali.

Come è cambiato il tuo lavoro negli ultimi anni?

L’inizio della pandemia nel 2020 è stato un shock per molte aziende in Italia, che non conoscevano ancora lo Smart Working ed hanno fronteggiato grosse difficoltà nella sua implementazione. Noi avevamo introdotto questo strumento giàda diverso tempo, quindi non siamo stati colti impreparati. Ci siamo immediatamente adattati alla situazione; ho potuto contribuire insieme a tutti i miei colleghi a fronteggiare e gestire un momento molto dedicato, garantendo la regolare operatività e la vicinanza a tutti i Clienti. Lo Smart Working si è dimostrata essere una modalità fortemente orientata alla produttività ed al raggiungimento del risultato, ed ancora oggi – alternato al lavoro in sede - si dimostra essere un efficace strumento

Cos’è, secondo te, un’organizzazione People Centric?

Dietro i risultati ci sono le persone, ed un’organizzazione People Centric riconosce questo valore, garantendo un ambiente confortevole e di cura delle proprie risorse. Noi abbiamo la possibilità di essere protagonisti del nostro lavoro. Questo approccio ci rende consapevoli e anche più orientati al massimo risultato. In questo modo la soddisfazione personale è elevatissima e viaggia di pari passo con quella dei clienti.

Andrea Castiglione

Andrea Castiglione: i mille volti dell’area Legal

Head of Legal & Contract– MMEA Region

Andrea, raccontaci qualcosa di te.

Sono sposato con Simona, collega, da 17 anni. Sono appassionato di Storia antica, di cinema italiano e romanzi noir.

Raccontaci qualcosa del tuo lavoro e del tuo team.

Sono il coordinatore di un team fantastico che si occupa di tutte le questioni legali e contrattuali.
Il nostro contributo all’azienda si traduce in una corretta gestione degli aspetti regolamentari, contrattuali e legali per poter svolgere il lavoro in maniera etica e conforme al quadro normativo di riferimento.
È un lavoro che richiede un aggiornamento continuo, la voglia di mettersi alla prova e di confrontarsi con realtà internazionali molto diverse tra loro. È una fonte continua di apprendimento e di confronto: mantenere sempre l’apertura mentale ed una visione trasversale aiuta a risolvere i problemi ed è il segreto per ottenere risultati.

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro?

Quasi quasi risponderei “tutti!”  , ma in realtà ci sono due aspetti che mi piacciono più degli altri.

Innanzitutto le trattative negoziali con i clienti: elaborare le clausole contrattuali, conoscere il business delle aziende, fornire supporto professionale mantenendo lo standard elevato proprio di una compagnia all’avanguardia, che si impegna ogni giorno per fornire un servizio eccellente.

Amo anche dare un contributo fattivo oltre i miei compiti standard, aiutando a risolvere questioni imminenti e complesse.

Cosa significa lavorare in un’organizzazione People Centric?

Negli ultimi anni è stato fatto molto in questa direzione e, a mio parere, bisogna continuare su questa strada. Le iniziative all’interno dell’azienda sono molteplici, ma, al di là delle procedure e dei processi, sono la qualità e le attitudini umane a fare la differenza e a rendere questa compagnia la numero uno nel mercato dell’assicurazione del credito.

Pietro Petrucci

Pietro Petrucci: il lavoro come metafora del viaggio: novità da esplorare, nuovi incontri, una nuova offerta al cliente

Head of Sales - Mid Term - Italia

Pietro, parlaci di te

Mi definisco un girovago. Negli ultimi 20 anni, per lavoro, ho cambiato tantissime case, città e uffici. Adoro praticare sport, in primis correre, poi il tennis, il karate e il calcio. Amo il mare, che mi dà un senso di pace e libertà: potendo scegliere, il mare della Grecia è da sempre nel mio cuore. Nel week-end mi dedico ai miei adorati fumetti, partecipo alle manifestazioni di settore della Nona Arte. Cercare di scoprire durante i miei viaggi angoli nascosti e musei minori è diventato uno stile di vita. Nei momenti di relax amo ascoltare la musica classica e il progressive rock.

Raccontaci qualcosa del tuo lavoro e del tuo team

Insieme al mio team e grazie al supporto di tanti colleghi stiamo vedendo crescere giorno per giorno la nostra linea di business, e l’interesse che questa suscita sia internamente che esternamente.
I membri del team sono impagabili: sempre focalizzati sul lavoro, senza mai distrarsi! La cosa più stimolante è vedere l’interesse di tutti i colleghi e di tutti i clienti in generale nell’approcciare questa nuova visione del credito.

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro?

Essere proattivo. Incontrare continuamente nuove persone e nuove realtà industriali del nostro magnifico Paese. Per me è una vera mission: aiutare l’export delle piccole e medie imprese e sostenere i piccoli imprenditori che fanno della loro azienda la propria ragione di vita.

Com è cambiato il tuo lavoro negli ultimi anni?

Durante i periodi di lockdown ho dovutocambiare completamente il mio modo di lavorare. Sono passato dall’incontro reale all’incontro virtuale con tutti gli stakeholders. Il vantaggio è stato di poter ottimizzare i tempi e il numero di “incontri operativi”, lo svantaggio di perdere il contatto umano e il guardarsi negli occhi per infondersi reciproca fiducia: oggi stiamo recuperando tutto questo

Marco Lucarelli

Marco Lucarelli: il nostro focus? Il contatto continuo con clienti ed intermediari.

Policy Implementation Manager - Italia

Marco, dicci qualcosa di te.

Sono originario di Rieti e dopo aver preso una laurea triennale in Economia Aziendale a Perugia mi sono trasferito qui a Roma per la specialistica in Economia & Management. Mi definisco una persona emotiva e razionale allo stesso tempo. Quando non sono a lavoro mi piace stare con la mia famiglia ed i miei amici, giocare a calcio, andare in moto e ovviamente viaggiare.

Raccontaci qualcosa del tuo lavoro e del tuo team.

Credo che alcune delle attività svolte in Policy Management (fatturazione dei premi, calcolo Bonus/Malus, gestione amministrativa del contratto…), che spesso si trovano a valle delle altre funzioni, abbiano un impatto diretto sui clienti e sulla loro soddisfazione. Anche nell’ottica della sempre maggiore attenzione poniamo alla Customer Centricity per noi è importante essere efficienti ed efficaci nel supportare i colleghi, gli intermediari ed i clienti.

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro?

Ce ne sono diversi, sicuramente tra i più importanti c’è quello che definirei di “problem solving”, ovvero cercare una soluzione condivisa con i colleghi o i clienti cercando di tutelare l’aspetto contrattuale della polizza. Inoltre, grazie alla partecipazione a progetti/meeting interfunzionali, ho avuto la possibilità di conoscere il business sotto vari punti di vista. Ho compreso quanto sia importante collaborare tutti insieme per convergere verso l’obiettivo finale: la soddisfazione del nostro cliente. Infine nel mio lavoro ho un contatto diretto con i clienti, i colleghi delle altre funzioni e gli intermediari, con i quali si è creato negli anni un rapporto di stima e fiducia reciproca. Fa sempre piacere sapere di essere un punto di riferimento per loro!

Pensi di lavorare in un’organizzazione people centric?

In un’azienda di servizi come la nostra, la differenza la fanno le persone: per questo è importante che i dipendenti siano motivati ed accrescano giorno dopo giorno le proprie competenze. L’azienda investe molto in corsi di formazione ed anche in iniziative che consentono un sempre migliore equilibrio tra la vita professionale e quella personale.

Sabrina De Angelis

Sabrina De Angelis: competenze legali applicate al contesto aziendale: una combinazione vincente!

Prelegal - Italia

Sabrina, dicci qualcosa di te.

Ho fatto studi classico-linguistici, poi mi sono laureata in Giurisprudenza con lode pubblicando anche la mia tesi sull’esecuzione delle sentenze straniere in Italia in diverse biblioteche universitarie. Dopo un’esperienza di qualche anno all’IBM, come focal point, ho esercitato la professione legale in studi specializzati in diritto civile e factoring, presenziando udienze in vari Tribunali del Lazio, per più di sette anni, prima di entrare in Euler Hermes. Tra le mie passioni ci sono la musica e il pianoforte, che ho imparato a suonare fin da bambina… oltre ai viaggi, che amo organizzare in modo dettagliatissimo sia per me, che per i miei amici. Sono felicemente mamma di uno splendido bimbo che mi riempie di gioia.

Raccontaci qualcosa del tuo lavoro e del tuo team.

Il mio team svolge attività di recupero crediti per conto dei nostri clienti sia italiani che esteri: è composto da giovani laureati, con ottime conoscenze linguistiche ed altamente competenti e professionali.

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro?

L’aspetto che mi entusiasma maggiormente nel mio lavoro è la possibilità di confrontarmi quotidianamente con i colleghi di altri Paesi, conoscere realtà e legislazioni diverse e poter parlare con loro in inglese. Un altro lato che mi appassiona riguarda la capacità di problem solving che deve esistere e deve essere sempre utilizzata per ottenere soluzioni efficaci di fronte alle molteplici casistiche cui far fronte ogni volta.

Perché, secondo te, la nostra è una organizzazione people centric?

Perché pone in essere iniziative volte al benessere dei suoi dipendenti, e perché anche nei periodi più difficili ha continuato a porre molta attenzione sullo sviluppo personale e professionale delle persone, consentendo l’utilizzo di piattaforme e-learning, gratuite ed accessibili a tutti.

Riccardo Caputo

Riccardo Caputo: il digital per creare relazioni ed esperienze di valore

Head of Digital Acquisition & CRM – MMEA Region Region

Riccardo, dicci qualcosa di te.

Milanese, classe 1984, da sempre grande appassionato di nuove tecnologie e digitale. Fin da ragazzino mio padre mi portava alla SMAU, a cavallo tra gli anni 90 e i primi 2000, dove si respirava grande emozione e fermento per il world wide web che stava nascendo, per poi negli anni successivi trasformare sempre di più i nostri comportamenti, le abitudini, il modo di relazionarci con le aziende ed il business stesso.

Questa passione è poi diventata un lavoro, iniziando al liceo in autonomia creando siti web e campagne social per piccole realtà milanesi, per poi crescere e collaborare in We Are Social con alcune delle aziende più importanti e all’avanguardia in questo settore, come Sky, Adidas, Juventus, The Coca Cola Company, ING Direct e, infine, lavorando nel marketing BMW.

Considerando il mio lavoro, sono sempre iper-connesso, attivo online e avido di tutte le novità che riguardano il nostro mondo, ma al tempo stesso cerco sempre di bilanciare nella mia vita privata, dove prevale l’offline grazie alla mia passione per lo sport (tennis, surf, motociclismo) e alla mia partecipazione come volontario a Dynamo Camp

Com è cambiato il tuo lavoro negli ultimi anni?

La pandemia ha richiesto un’accelerazione senza precedenti su tutta la parte di digitalizzazione: se da un lato in alcuni periodi abbiamo vissuto un distanziamento sociale forzato nella vita di tutti i giorni, dall’altro grazie alla tecnologia abbiamo costruito all’interno dell’azienda e con i nostri partner un legame ancora più forte e profondo, incrementando i nostri contatti, condividendo le nostre esperienze, facendo formazione, mettendoci in gioco in prima persona per costruire valore. Tutto questo rappresenta un’ulteriore “skill” che portiamo ancora oggi nel nostro bagaglio, e su cui faremo leva anche in futuro.

Raccontaci qualcosa del tuo lavoro e del tuo team.

Il nostro ruolo all’interno del marketing è davvero significativo in questo momento storico, perché ha un impatto trasversale su tutta la customer journey, intervenendo su vari touchpoint tra l’azienda ed i clienti (e potenziali tali).

Lavoriamo con grande entusiasmo perché la digitalizzazione sta evolvendo velocemente queste dinamiche ed abbiamo ogni giorno la possibilità di migliorare e rendere più efficace l’esperienza che proponiamo, dalla scoperta delle nostre soluzioni fino alla gestione degli assicurati, andando sempre più nella direzione della omnicanalità e della soddisfazione del cliente.

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro?

Sono molto felice di poter collaborare con diverse funzioni all’interno dell’azienda e, soprattutto, confrontarmi con realtà locali molto diverse tra loro, ognuna con la propria cultura, le proprie peculiarità, diversi obiettivi ed esigenze.

Ognuna delle attività che mettiamo in piedi pone sempre al centro la misurabilità: capire e interpretare i dati ci aiuta a testare nuove soluzioni ed imparare ogni giorno a migliorare l’esperienza che mettiamo a disposizione delle persone che vogliono entrare in contatto con noi. Questo per me è un grande stimolo e rende il nostro lavoro dinamico e flessibile… che per una persona curiosa come me è fondamentale!

Cosa fa l’organizzazione dal punto di vista della people centricity?

Sì, perché le persone ed il loro sviluppo sono davvero al centro della mission aziendale. L’ambiente è molto positivo, c’è sempre grande sensibilità ed attenzione da parte dell’azienda nel mettere a disposizione formazione continua per sviluppare competenze, soft skills, accompagnando tutta la popolazione aziendale nel processo di trasformazione digitale in atto, utilizzando anche canali online così da essere il più possibile rilevanti e flessibili. Inoltre, opportunità come Smart Working e mobilità interna contribuiscono a migliorare la collaborazione ed il work-life balance.

Sono molto felice di far parte di questa squadra. È un ambente dinamico, inclusivo, stimolante, inserito in un contesto internazionale e multiculturale, dove poter crescere ed imparare ogni giorno grazie ad un team di professionisti davvero unico.

Federica Torrente

Federica Torrente: la tecnologia rende più efficaci i progetti…e tiene vivo lo spirito del team!

Services & Tool Development – MMEA Region

Federica, dicci qualcosa di te.

Mi chiamo Federica, sono nata e cresciuta a Roma e ho una laurea in Economia Aziendale. Se mi dovessi descrivere in poche parole direi che sono una persona impulsiva, pragmatica e determinata.

Raccontaci qualcosa del tuo lavoro!Attualmente lavoro nel Marketing, nel team Product & Services. Seguo in particolare i progetti che riguardano l’implementazione di nuovi prodotti e servizi e le piattaforme web con cui i nostri intermediari vendono alcuni dei nostri prodotti. Spesso seguo un progetto in tutte le sue fasi, partendo dall’analisi dei requisiti, fino alle procedure operative a supporto degli utenti. Il mio team è una squadra molto affiatata, ho un ottimo rapporto con i miei colleghi e con il mio responsabile; c’è stima e fiducia reciproca, apertura al dialogo e disponibilità al confronto. E nonostante le tante attività da gestire c’è sempre spazio per una battuta, uno scherzo, una risata; questo per me è un aspetto molto importante.

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro?

Ci sono diversi aspetti che mi piacciono del mio lavoro… per prima cosa è dinamico e mai ripetitivo, ogni giorno mi occupo di attività diverse interagendo con persone diverse, per questo non ci si annoia mai. Un altro aspetto positivo è che vengo molto coinvolta nelle decisioni che riguardano il mio lavoro ed ho autonomia nel portare avanti le attività. Infine il bello del mio lavoro è vedere realizzarsi qualcosa che inizialmente esiste solo come idea e che piano piano prende forma fino a diventare qualcosa di concreto: quando quell’idea si concretizza davanti ai miei occhi è una bella soddisfazione!

Come è cambiato il tuo lavoro negli ultimi anni?

Io, come molti altri colleghi, già da tempo avevo aderito allo Smart Working, quindi l’aumento del lavoro da casa a seguito della pandemia non l’ho vissuto come un vero e proprio cambiamento. Facendo un lavoro molto orientato al digitale, mi sono trovata nelle condizioni di poter portare avanti tutte le attività in modo efficace. Da un punto di vista dei rapporti umani, grazie alla tecnologia, è stato possibile mantenere un contatto quotidiano con i colleghi, con cui ho condiviso sia momenti formali che informali.

Secondo te, ti trovi in un’organizzazione people centric?

Sì, perché sono tante le iniziative che sono state messe in campo per farci sentire “al centro”, per favorire il nostro benessere e la nostra crescita professionale. Quella che personalmente apprezzo di più è lo Smart Working, che ci consente di lavorare in modo flessibile conciliando gli impegni lavorativi con quelli personali, gestendo il nostro tempo al meglio, in un’ottica di totale fiducia nei nostri confronti. Ci sono poi tante iniziative volte ad incrementare le nostre competenze, fulcro dei nostri successi: ad esempio abbiamo un catalogo immenso di corsi di formazione online o la possibilità di fare esperienza in altre aree aziendali, affiancando colleghi di altre direzioni.