Mercato edilizia 4.0: innovazione nel settore delle costruzioni

Mercato edilizia 4.0: innovazione nel settore delle costruzioni

Il settore edile italiano è sempre più tecnologico e innovativo

18 Dicembre 2019 - 6 min

Il processo di digitalizzazione e innovazione, anche nell’ambito dei macchinari e dei materiali utilizzati, investe il mercato dell’edilizia, sempre più attento alla sostenibilità ambientale e al rimanere al passo con i tempi e anche per il settore edile in Italia, la digitalizzazione delle imprese è una realtà ormai inevitabile e rivoluziona l’intero modus operandi della filiera, sia in termini di gestione sia in termini di operatività. L’andamento dell’edilizia in Italia, negli ultimi, anni ha dovuto affrontare numerose problematiche a partire dalla perdita di circa 600mila posti di lavoro e la chiusura di oltre 100mila aziende a causa della crisi economica e dalla scarsa produttività. D’altra parte, però sono sempre di più gli enti, le start up e le imprese edili italiane a rilanciarsi nel settore a suon di digitalizzazione e innovazione nei processi e nei materiali. Per questo si parla di edilizia 4.0, un nuovo modo di pensare e rilanciare il mercato delle costruzioni, soprattutto perché il settore edile in Italia, negli ultimi 20 anni, è cresciuto appena dell’1%, in controtendenza con qualsiasi altra area, a causa della scarsa collaborazione tra progettisti, committenti e imprese.

Certificazione BIM, un passo verso il mercato dell’edilizia 4.0

Proprio per ovviare a tutti gli ostacoli che non permettono una crescita del settore, si è investito molto sullo sviluppo di risorse che valorizzino gli elementi che contano di più in un cantiere, ovvero i dati. La loro gestione, infatti, diventa un elemento cruciale nel processo di creazione del cantiere 4.0.

Dopo l’introduzione della progettazione tridimensionale assistita e quella parametrica per oggetti, quantitativa e qualitativa, oggi il mercato dell’edilizia si muove verso una nuova tappa della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica. Il riferimento normativo europeo della cosiddetta “metodologia BIM (Building Information Modelling)” è la Direttiva 2014/24 del 26 febbraio 2014, recepita in Italia con il nuovo Codice dei Contratti e degli Appalti Pubblici (D.Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016) che introduce il graduale – e in futuro obbligatorio – utilizzo del BIM nel mercato dell’edilizia.

La metodologia BIM è probabilmente la novità più interessante nel mercato dell’edilizia in termini di digitalizzazione delle imprese e innovazione di cantiere e progetti. La certificazione BIM rappresenta una risorsa di analisi dati a disposizione del progettista, uno strumento di ottimizzazione della spesa per il committente e un mezzo per le imprese al fine di rendere il più efficiente possibile il cantiere. Più nello specifico permette il trasferimento di un “modello virtuale” dal progettista all’impresa che si è aggiudicata il progetto, ai subappaltatori e al proprietario/utilizzatore. In questo modo ogni figura professionale coinvolta potrà aggiungere al modello le proprie conoscenze specifiche, riducendo le perdite di informazioni, lo spreco di tempo e risorse così da aumentare la qualità del progetto finale. La metodologia BIM permette, inoltre, di avere a disposizione una sintesi di tutti i dati che compongono un progetto architettonico, monitorando anche l’intero ciclo di vita del manufatto. Il BIM rappresenta quindi una scelta strategica per tutti gli attori nel settore edile in Italia.

Vantaggi della digitalizzazione delle imprese edili italiane

Numerosi sono i pro legati alla digitalizzazione del mercato dell’edilizia, anche in termini economici. In primis migliorano le performance professionali, facilitando la condivisione delle informazioni su piattaforme collaborative in cui i diversi stakeholder possono concorrere fluidamente alla realizzazione del progetto e riducendo il tempo necessario per il trasferimento e la condivisione di dati. Aumenta la flessibilità organizzativa e operativa che permette anche a imprese edili con risorse tecniche ed economiche ridotte di poter competere nel mercato delle costruzioni. Le soluzioni cloud-based, inoltre, permettono di accedere ai dati del progetto ovunque ci si trovi, favorendo così l’operatività on-site e l’analisi, direttamente nel cantiere, di problematiche e possibili correttivi, anche in corso d’opera, con notevole risparmio di tempo e risorse economiche e non. Inoltre, si va sempre di più verso soluzioni CRM che permetteranno di avere una visione totale su commesse, processi e relazioni e verso soluzioni ERP, un sistema di gestione che integra tutti i processi di business rilevanti di un'azienda per una pianificazione accurata delle risorse. La gestione online di bande di gara e appalti, infine, andrà eliminando ogni tipo di documentazione cartacea.