In un settore in cui si registra un discreto aumento del consumo di pasta - e quindi di possibilità di creare e/o accrescere il proprio business - non mancano però nuovi competitor. Infatti, tra i rivali più importanti, svetta la Turchia con una produzione di pasta che è riuscita a crescere del 77% in appena 5 anni. Una tendenza che non va trascurata, in termini di attenzione al mercato, è la crescente considerazione che gli italiani stanno manifestando nei confronti dei tipi di pasta alternativa rispetto a quelli tradizionali, in termini di lavorazione o di ingredienti utilizzati. Sulla scia di questa tendenza, negli ultimi anni, le imprese operanti nel settore hanno diminuito la loro produzione legata alla pasta tradizionale di circa 200.000 tonnellate, a favore di un parziale cambio di rotta in termini di produzione, destinato ad intercettare la nuova tipologia di domanda dei consumatori (legata alla domanda di pasta “alternativa”).
Le previsioni per la pasta gluten free e per quella integrale, per cui risulta più lento l’assorbimento dei carboidrati, sono molto positive. Rilevante anche il contributo della pasta ripiena che ha un’origine antica risalente nientemeno che al Medioevo: dai tortellini fino ai ravioli, passando per gli agnolotti, con forme, nomi, dimensioni e ingredienti differenti tra loro.