Fatturato dell'industria - Buona la spinta dell'export

Nel mese di Marzo 2019 si stima che il fatturato dell’industria sia aumentato in termini congiunturali dello 0,3%, proseguendo la dinamica positiva registrata nei due mesi precedenti grazie in particolare alla spinta dell’export. Nel primo trimestre l’indice complessivo è cresciuto dello 0,9% rispetto all’ultimo trimestre del 2018. 

Il settore dei macchinari e attrezzature, favorito dagli incentivi di Industria 4.0 e dell’iperammortamento, nonché del credito di imposta al Sud, utilizzati soprattutto dalle Pmi, ha registrato la crescita tendenziale più rilevante (+7,9%). A pari merito la crescita del settore della gomma, plastica e minerali non metalliferi che, dopo il crollo della produzione industriale di fine anno, si avvale della ripresa dell’export di alcune aree (come l’aretino).

Ordinativi - L'industria farmaceutica continua nella sua fase di debolezza

Anche gli ordinativi hanno registrato a marzo 2019 un incremento congiunturale del 2,2%, mentre nella media del primo trimestre del 2019 sono rimasti invariati rispetto al quarto trimestre dello scorso anno. In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi è diminuito del 3,6%, con riduzioni su entrambi i mercati (-4,4% quello interno e -2,4% quello estero). La maggiore crescita tendenziale si registra nelle industrie della moda (+4,6%), con la Cina che spinge oltre le attese i marchi anche stranieri più affermati. All’interno del settore della meccanica le macchine utensili hanno registrato un calo degli ordinativi nel primo trimestre legato alla scadenza sempre più ravvicinata degli incentivi (che ha spinto il fatturato nei mesi scorsi) nonché all’incertezza della situazione internazionale.

L’industria farmaceutica è in fase di prolungata debolezza per quanto riguarda la produzione industriale e mostra il calo maggiore (-10,3% per il fatturato e – 12,9% per gli ordinativi).

Male anche l’automotive, settore nel quale i produttori di componenti per autovetture stanno affrontando la transizione verso nuovi sistemi di mobilità. Nel 2018 gli operatori del settore hanno registrato un incremento del fatturato - l'export 2018 ha raggiunto 22,4 miliardi di euro, con una crescita del 5% rispetto al 2017. La diffusa vocazione multinazionale spinge infatti ad avere molteplici rapporti d'affari con il maggior numero di aziende automobilistiche. Oggi però si intravede un concreto rischio rallentamento per l’anno in corso a causa dell’andamento del mercato di riferimento.

Il settore metallurgico è contrastato con andamenti diversificati per comparti. L’industria siderurgica italiana ha registrato un aumento della produzione dell’1,7% nel 2018 che non è bastato ad evitare all'Italia l’uscita dalla top ten dei produttori. L'output mondiale di acciaio inox, però, cresce in misura rilevante (nonostante un leggero calo rispetto al trend che aveva caratterizzato la prima metà del 2018) trainando le industrie italiane del settore. Come conseguenza, tutti i produttori di acciaio inossidabile e i fornitori di rottame inox stanno subendo una forte pressione sui prezzi. Al contempo, e in difesa del mercato comunitario, l’Ue ha varato il nuovo sistema di quote per l'import di acciaio, in particolare del tondo per cemento armato e della vergella.

Grafico nuovi ordini e fatturato