Il PIL del quarto trimestre 2018 è cresciuto del +2,6% annualizzato, battendo le aspettative che erano  di circa il +2,2%.

Il PIL per tutto il 2018 è cresciuto del 2,9%, in linea con le nostre attese, arrivando ai livelli del 2015, per la ripresa più alta degli ultimi nove anni. Ma i dettagli non sono del tutto piacevoli: i consumi sono cresciuti del +2,8% nel quarto trimestre, un po' deludente, e la spesa in dicembre è scesa del -0,6% rispetto al mese precedente, dato peggiore degli ultimi nove anni. Anche le entrate sono diminuite del -0,2% in gennaio, il punto più basso degli ultimi sei anni.

Inoltre, i dati relativi alla produzione industriale sono stati deboli, poiché i nuovi ordini di beni durevoli sono scesi del 1% rispetto al mese precedente, la quarta perdita in cinque mesi, portando la variazione annuale a +2% dal +8,8% di cinque mesi fa.

Analogamente, l'indice ISM manifatturiero è sceso da 56,6 a 54,2 punti, il livello più basso degli ultimi due anni.

Tra le notizie più positive, a febbraio la fiducia dei consumatori è cresciuta di ben +9,7 punti, trainata da un balzo di +14 punti nelle aspettative future, il più grande guadagno in oltre sette anni. I consumatori hanno evidentemente trovato sollievo dalla fine dello shut-down governativo, dalla crescita del mercato azionario e dalle aspettative commerciali. Inoltre le vendite di case nuove sono salite più del previsto a dicembre. Il presidente della Fed Powell ha confermato il suo approccio paziente rispetto ai tassi durante una recente audizione davanti al Congresso, e il presidente Trump ha procrastinato il termine ultimo per l’aumento dei dazi su prodotti cinesi come risultato dei progressi nei negoziati.