Il Consiglio Monetario ungherese ha mantenuto invariato questa settimana il suo tasso d'interesse di riferimento (tasso sui depositi a tre mesi; +0,9% da Maggio 2016) e il tasso di deposito overnight (-0,05%). L'indice dei prezzi al consumo è salito fino a +2,9% tendenziale annuo in Ottobre (dal +2,8% di settembre) ma in calo rispetto ai massimi degli ultimi 76 mesi, il 3,9% di Aprile e Maggio.

Tuttavia, l'inflazione è salita al 4% in Ottobre (gli stessi livelli dello scorso Maggio e dal 3,9% di Settembre) anche se il Consiglio Monetario ha rilevato che gli effetti delle imposte indirette hanno contribuito per 0,3 punti percentuali a tale aliquota. Il Consiglio ha inoltre osservato che la vivace domanda interna sta spingendo l'inflazione, ma sembra continuare a ignorare che le preoccupazioni legate al surriscaldamento dell’economia. Il PIL reale dell'Ungheria è aumentato del +5% tendenziale annuo nel terzo trimestre, ben al di sopra dei valori nella regione dell’Europa centro-orientale, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto prossimo al suo minimo storico, il 3,5% del terzo trimestre del 2019. Tuttavia, ci aspettiamo che l'inflazione media rimanga vicina al target fissato dal Consiglio Monetario del 3% ± 1 punto percentuale fino a fine 2020, anche se è probabile una certa volatilità dovuta alle fluttuazioni del prezzo del carburante.